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Biblioteca - Storia

Ultima modifica 30 settembre 2021

Breve storia della Biblioteca Civica di Marostica

Il Podestà di Marostica isitituì la Biblioteca Comunale della Città in data 27 ottobre 1929 con la propria delibera n.° 364/29. In realtà fonti storiche ricordano la presenza di lasciti librari a disposizione dei Marosticensi da ben prima ( 1768 il lascito dell'arciprete Alberto Matteazzi).

Siamo nel 1870 quando si discute in Consiglio Comunale la questione dell'istituzione a Marostica di una Biblioteca popolare, effettivamente fondata ma di cui non conosciamo le successive vicende. Certa è la nascita il 16 aprile 1882 del Gabinetto di Lettura, sciolto il 12 maggio 1892, che conclude di fatto l'esperienza della Biblioteca popolare. 

Durante il periodo fascista e nel secondo dopoguerra è attiva a Marostica la Biblioteca Parrocchiale Circolante, curata da mons. Luigi Fiorio. Incrementata con il patrimonio del Gabinetto di Lettura, con alcune donazioni di illustri cittadini Marosticensi: Spagnolo Giovanni e Frescura Bernardino (materiale allora giacente nel mastio del Castello Inferiore) e con offerte di privati cittadini trova successivamente sede al piano terra del Castello, diventando nell’ ottobre del 1952 Biblioteca Civica dedicata all’ illustre cittadino Marosticense “Prospero Alpino” in occasione del quadricentenario della sua nascita.

Nel 1968, con la sottoscrizione di una convenzione con la Banca Popolare di Marostica, la Biblioteca Civica viene trasferita al piano nobile del Palazzo del Doglione, dove rimarrà fino al 1982, l’anno della svolta definitiva.Il Comune di Marostica, beneficiando del cospicuo lascito testamentario, del cittadino dott. Pietro Vincenzo Ragazzoni (1893-1982), tra cui molti suoi libri antichi, intraprende un percorso per assicurare alla biblioteca una nuova e definitiva sede.

Si dovranno però attendere ulteriori 16 anni (2 maggio 1998) per vedere inaugurata l’attuale sede di via Cairoli intitolata proprio al suo benefattore.